Decidere se usare un piatto di plastica o un piatto di bioplastica, a parole e nella pratica, non sembra faccia molta differenza, ma per il nostro ambiente e pianeta questa scelta influisce molto. Un prodotto monouso in plastica, per quanto possa piacerci l’idea che venga riciclato, spesso finisce in discariche ed inceneritori e tutto questo non fa altro che aggravare la già triste e precaria situazione del nostro ecosistema. Se poi pensiamo che un semplice piatto di plastica, quindi facente parte dei prodotti monouso tipici usati da ognuno di noi, per degradarsi necessita dai 100 ai 1000 anni, capiamo perfettamente che le cose non possono continuare così e quella differenza citata all’inizio dell’introduzione si fa ancora più marcata.
La scelta deve quindi ricadere su un prodotto monouso biodegradabile e compostabile che non solo aiuterà l’ambiente, ma ci eviterà la fatica di dover ripulire gli stessi dai residui di cibo poiché sarà facilmente e velocemente gettato nella raccolta dell’umido.
È decisamente importante chiarire subito che biodegradabile non significa che automaticamente sia compostabile. Per biodegradabile si intende qualsiasi materiale che può essere scomposto dal Sole, dai batteri e da vari agenti fisici naturali (piogge, vento e quant’altro) in composti chimici semplici come ad esempio l’acqua, l’anidride carbonica o il metano. La normativa europea stabilisce che un prodotto può definirsi biodegradabile solo se si decompone del 90% entro sei mesi.
Per elemento compostabile, invece, intendiamo quei prodotti realizzati con materiali che non solo sono biodegradabili, ma il loro processo di decomposizione avviene entro tre mesi. Quindi la differenza sostanziale tra compostabile e biodegradabile è il tempo necessario per un prodotto di trasformarsi in composti chimici elementari al termine del processo di biodegradazione. Spesso e volentieri i prodotti compostabili sono realizzati con materiali naturali e/o già riciclati.
La realizzazione del compost ci permette di mantenere risorse importanti sul territorio, risorse che possono servire per arricchire i nostri terreni, aiutare le coltivazioni e mitigare desertificazione e il rischio idrogeologico.
Non preoccupatevi, se sceglieste di aiutare l’ambiente non avreste alcuna difficoltà poiché la varietà di prodotti monouso biodegradabili e compostabile è in costante crescita e ci aiuterà, col tempo, a limitare al minimo l’uso e la produzione della plastica. I prodotti monouso non possono mancare nei settori Ho. Re. Ca, ma nemmeno nei privati. Tra i prodotti monouso biodegradabili e compostabili troviamo:
I nuovi materiali introdotti nel mercato con lo scopo di sostituire la plastica sono stati:
L’utilizzo di questi materiali ha permesso la realizzazione di decine di diversi prodotti monouso anche molto eleganti e belli da vedere. Se uniamo l’estetica con la cura dell’ambiente, capiamo benissimo che non c’è alcun motivo per utilizzare la plastica. Inoltre, come vi abbiamo già accennato in un articolo inerente al take away, molti di questi materiali possono essere usati in condizioni impensabili per la plastica come microonde o forno a ventilazione.
L’ambiente va preservato e curato ad ogni costo e anche noi possiamo fare molto a partire da queste piccole, ma grandi cose.